Molti, e molto diversi tra loro sono gli approcci che si possono adottare nei confronti della vita, ma agli estremi delle innumerevoli sfumature si trovano fondamentalmente due approcci opposti.
Osserva questi due dipinti e scrivi cosa ti suscitano:
Viandante sul mare di nebbia
Caspar David FriedrichMano con sfera riflettente
Maurits Cornelis EscherViandante sul mare di nebbia
Caspar David FriedrichOsservando il Viandante sul mare di nebbia, possiamo notare che gran parte dell'opera è immersa, appunto, in una fitta coltre di nebbia, che impedisce di vedere ciò che vi è sotto. In primo piano, invece, il Viandante è fuori da questo "mare" e scruta verso l'orizzonte.
Volendo dare un'interpretazione esistenziale a quest'opera, potremmo interpretare il fatto che dietro il protagonista, che occupa il ruolo centrale, le rocce siano nitide e prive di nebbia, già conosciute, come quando ci guardiamo indietro e scrutiamo il nostro passato.
Ciò che gli sta di fronte, invece, è ancora immerso nel dubbio, come il futuro della nostra vita. Solo alcune cime emergono dalla coltre. Esse possono essere interpretate come quegli obiettivi fondamentali che ciascuno di noi si pone nella vita, in qualche modo già noti e prefissati.
Per raggiungerli, il Viandante dovrà però immergersi nuovamente nella nebbia, per intraprendere una nuova avventura.
Mano con sfera riflettente
Maurits Cornelis EscherOsservando questa Mano con sfera riflettente, la prima parola che balza alla mente è, appunto, «riflessione». Questo termine ha due significati fondamentali: uno materiale, che indica l'azione di riflettersi in una superficie (come, ad esempio, uno specchio); un altro, invece, più spirituale o intellettuale, che indica l'azione di "prendersi in mano", come sta facendo l'autore dell'opera, e soffermarsi a pensare su sé stessi.
In questo processo, chi compie l'azione diventa anche l'oggetto dell'azione stessa.
Dopo aver osservato le due opere ed aver raccolto le emozioni e le sensazioni che ci suscitano, soffermiamoci ora a confrontarle:
Viandante sul mare di nebbia
Caspar David FriedrichIl soggetto è di spalle
Gran parte dell'opera è indefinita, immersa nella nebbia
Non ci sono limiti o confini
Mano con sfera riflettente
Maurits Cornelis EscherIl soggetto è rivolto verso l'osservatore/sé stesso
Tutto ciò che è rappresentato nell'opera è ben definito
Tutto, tranne la mano, è racchiuso in una sfera e, inoltre, in una stanza
Dal confronto di queste due opere possiamo notare che esse sono, in qualche modo, l'una l'opposto dell'altra.
Esse possono rappresentare i due approcci che si possono avere nei confronti della vita: l'uno aperto alla scoperta dell'esterno, all'avventura, e l'altro invece più riflessivo, meditante, introspettivo.
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